Non c'è jazz più autobiografico di quello di Charles Mingus. Nella sua musica il contrabbassista ha riversato umori, emozioni, idee, rabbia ma anche segni che rimandano al proprio universo interiore, agli affetti familiari, alle esperienze di vita, alle frustrazioni razziali e ingiustizie sociali. Utilizzando forme musicali innovative, il compositore ha proiettato la propria interiorità in una dimensione collettiva, in cui ogni individuo improvvisa con la sua voce strumentale per unirsi nel grande affresco corale della socialità umana. Ingresso Gratuito
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